Il messaggio al caposcorta – Uno dei boss della Sacra Corona Unita ha avvicinato il caposcorta del pm di Brindisi, che sta seguendo le indagini sulla strage avvenuta davanti all’Istituto Morvillo-Falcone, comunicandogli che l’organizzazione si sta muovendo in parallelo alla magistratura per trovare il killer e quanti altri siano coinvolti, aggiungendo la frase “Dite al procuratore che se li prendiamo noi gli attentatori, ce li mangiamo vivi, è questo il messaggio”.
La testimonianza delle ragazze – Due delle studentesse ferite, ancora ricoverate in ospedale, hanno dichiarato di aver notato l’uomo dell’identikit mostrato loro dalle forze dell’ordine, per diversi giorni davanti alla scuola che le osservava insistentemente e quando qualcuna di loro incrociava il suo sguardo lui abbassava gli occhi. Le ragazze lo avevano soprannominato “il maniaco”.
La voce di Davanzo – Intanto dalla gabbia dell’aula del processo alle nuove Br, Alfredo Davanzo, dopo aver inneggiato alla lotta armata indicandola come unica possibilità di sovvertire i poteri e invocando la rivoluzione, ha oggi dichiarato che il suo gruppo non fa il tipo di terrorismo che ammazza i bambini come è accaduto a Brindisi. Riguardo le indagini, il ministro della Giustizia Paola Severino ha invitato gli inquirenti alla massima cautela, perché indagini frettolose potrebbero facilmente far incorrere in errori, auspicando che la magistratura utilizzi tutti gli elementi a sua disposizione nel modo più approfondito possibile per giungere al risultato di inchiodare inequivocabilmente i responsabili di tanto orrore.
Marta Lock