Casini a Bersani: Con Sel e Idv non si va lontano

Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, è volato in Argentina per una serie di incontri politici. La distanza geografica non gli ha però impedito di seguire le faccende “domestiche” pronunciandosi sul presunto ultimatum lanciato da Vendola e Di Pietro a Pier Luigi Bersani. Un commento a metà strada tra l’analisi e l’avvertimento, con il quale il centrista sembra aver voluto ricordare al segretario del Pd l’importanza di non compiere passi falsi in un momento delicato come quello attuale.

Alleanze pericolose – “Certo che se chi si propone come candidato alla presidenza del Consiglio per il Pd, cioé Pier Luigi Bersani, cominciasse accettando gli ultimatum di Antonio Di Pietro e Nichi Vendola, non andrebbe molto lontano“. In trasferta a Buenos Aires, il numero uno dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, ha consegnato parole inequivocabili sull’episodio politico più rilevante del week end appena trascorso. Il presunto aut aut scandito da Nichi Vendola e Antonio Di Pietro all’indirizzo di Pier Luigi Bersani ha, infatti, spinto il centrista a mettere in guardia il segretario democratico invitandolo (implicitamente) a riflettere sulle conseguenze che un suo “riavvicinamento” a Sel e Idv potrebbe comportare.

Presidenzialismo in stand-by – Non solo: interpellato sulla proposta “presidenzialista” avanzata pochi giorni fa dall’ex premier Silvio Berlusconi e dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, Casini ha mostrato grande cautela. “Vogliamo fare cose serieha detto – La nostra costruttività non è mai mancata, ma vogliamo capire quanto c’è di serietà e quanto di propaganda“.

Maria Saporito