Formigoni su accuse Daccò: Non cedo ai ricatti

Da una parte il lobbysta della sanità lombarda, che dal carcere continua a fornire informazioni compromettenti, dall’altra il plurieletto governatore alle prese con quotidiane smentite a quanto pubblicato sui giornali. Le versioni di Piero Daccò e Roberto Formigoni sembrano destinate a non coincidere mai. Ieri il presidente della Regione Lombardia ha preso carta e penna per vergare l’ultimo atto di autodifesa: “Questi attacchi falliranno come sono falliti finora – ha scritto – non cederò al ricatto“.

Formigoni al contrattacco – “Prosegue con grande clamore la pubblicazione di atti coperti da segreto istruttorio e riguardanti interrogatori di persone detenute. Verbali che talvolta assumono forme diverse e che sono anche interpretati in maniera diversa a seconda di chi li pubblica”. Comincia così la lettera che il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, ha scritto ieri per controbattere alle ultime indiscrezioni riferite all’amico faccendiere, Piero Daccò. Il lobbysta – in carcere per il crac del “San Raffale” e per i fondi neri alla Fondazione Maugeri – avrebbe, infatti, fornito nuovi dettagli agli inquirenti alimentando nuovi sospetti sul rapporto amicale col presidente Formigoni.

Non cedo ai ricatti – “Tali atti non contengono nulla di penalmente rilevanteha, invece, precisato nella sua lettera il governatore – né a carico mio, né di miei collaboratori, ma danno spazio a speculazioni e attacchi politici senza precedenti, infondati, che hanno l’evidente scopo di minare la credibilità mia e del governo di Regione Lombardia. Dico subito che questi attacchi falliranno come sono falliti finora – ha annotato il governatore – non cederò al ricatto“.

Nessun favore a Daccò – Di più: “Chi parla di utilità da me ricevute – ha continuato il numero uno del Pirellone – deve prima dimostrarlo e circostanziarlo, secondo ricordare i numerosi casi analoghi, come ad esempio il gran numero di voli regalati all’on. D’Alema e giudicati irrilevanti dalla Magistratura. Ma soprattutto – ha aggiunto il ciellino – ognuno dovrebbe ricordare che la questione vera è un’altra: Piero Daccò ha o non ha tratto qualche indebito vantaggio da Regione Lombardia per il fatto di conoscermi? La mia risposta è NOha sottolineato Formigoni – ed è sempre stata NO”. “Se la stampa dimostrerà il contrario – ha concluso il presidente della Lombardia – confermo che mi assumerò tutte le mie responsabilità. Ma ciò, mi si creda, è impossibile”.

Maria Saporito