Terremoto, opposizione: Annulliamo la parata del 2 giugno. Napolitano dice no

La proposta è partita dal web, ma è stata subito recepita e rilanciata da alcuni esponenti politici. La notizia del terremoto che ha oggi messo definitivamente in ginocchio molte zone dell’Emilia Romagna (e non solo) ha spinto gli internauti a suggerire l’annullamento dei festeggiamenti previsti per il prossimo 2 giugno. Un’idea apprezzata da Idv, Sel e Lega, ma categoricamente bocciata dal capo dello Stato. “Festeggeremo con sobrietàha confermato Giorgio Napolitanodedicando le celebrazioni alle vittime del terremoto”. 

Di Pietro: No alla parata – “E’ una follia sperperare tanti soldi per la parata militare del 2 giugno. In un momento così difficile per il nostro paese, colpito da una gravissima crisi economica e flagellato in queste ore dal terremoto, è opportuno utilizzare quei fondi per fini sociali e di solidarietà. Sarebbe il modo migliore per onorare la nostra Repubblica”. E’ quanto ha scritto oggi in una nota Antonio Di Pietro, facendo da cassa di risonanza alle lamentele sollevate dal popolo del web circa l’inopportunità di destinare soldi pubblici a un evento percepito come meramente formale piuttosto che agli interventi a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma.

Lega: Inopportuno festeggiare –  A fargli eco sono stati Federico Bricolo e Gianpaolo Dozzo, capigruppo della Lega al Senato e alla Camera: “In questo momento di grande dolore e difficoltà – hanno scritto in una nota – riteniamo opportuno e doveroso destinare ai territori colpiti tutte le risorse già programmate per la parata e le altre celebrazioni collegate al 2 giugno. Oltre alle risorse che saranno stanziate – hanno continuato i leghisti – l’annullamento di ogni festeggiamento per il 2 giugno sarebbe certamente un segnale di grande attenzione nei confronti di chi in questo momento sta soffrendo per le conseguenze del terremoto e il modo migliore e più concreto per dimostrare la vicinanza di tutti alle popolazioni colpite”.

Celebrazioni sobrie – Ma la proposta è stata categoricamente cassata dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita oggi a Gemona (provincia di Udine): “Dedicheremo le sobrie celebrazioni del 2 giugno al ricordo delle vittime del terremoto di questi giorni, al dolore delle famiglie, alla sofferenza delle popolazioni colpite – ha detto il capo dello Stato – Le dedicheremo soprattutto a un rinnovato appello alla solidarietà nazionale e alla necessaria mobilitazione delle forze dello Stato e della società, nella certezza che possa valere l’esempio e rinnovarsi l’esperienza della straordinaria prova di coraggio e di volontà di rinascita di cui è stato teatro il Friuli nel drammatico 1976″.

Italia deve reagire – “La Repubblica – ha continuato Napolitano – nell’anniversario della sua nascita, deve dare il segno della sua unità, della sua vitalità, della sua forza, della serenità e della fiducia con cui sta affrontando e affronterà le sfide che ha davanti a sé, tra le quali anche la sfida della nuova emergenza insorta con il sisma che ha colpito l’Emilia e altri luoghi”.

Maria Saporito