Terremoto Emilia-Romagna- Il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna si porta dietro non solo morti e sfollati, ma anche una scia di danni economici di grave entità, che rischiano di mettere in ginocchio intere filiere industriali ed agricole di pregio. Ad essere colpito è l’intero settore agricolo: dagli stabilimenti di lavorazione della frutta, a quello del Parmigiano Reggiano, del Grana Padano e dell’aceto balsamico di Modena, un prodotto contrassegnato dai marchi IGP e DOP. I danni stimati da Coldiretti, nel complesso, ammonterebbero a 500 milioni di euro.
L’aceto balsamico– Per quanto riguarda solo l’aceto balsamico le perdite sono state stimate in circa 15 milioni di euro, dovuti soprattutto alla dispersione del prodotto e al danneggiamento degli impianti produttivi. A rischio ci sono circa 200 aziende locali, in particolare le acetaie che producono l’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop. Queste imprese si concentrano tra Cavezzo e Mirandola, i paesi più vicini all’epicentro del terremoto. Un duro colpo che si somma ai danni della precedente scossa, come racconta Cesare Mazzetti, presidente del Consorzio aceto balsamico di Modena e consigliere del Consorzio di tutela aceto balsamico tradizionale di Modena. Lo stesso Presidente spiega che i titolari delle aziende, sono intervenuti in modo tempestivo, cercando di limitare i danni e mettere in sicurezza il prodotto, ma nella maggioranza dei casi si è trattato di uno sforzo vano. Inoltre in molti casi, le acetaie erano ospitate nelle soffitte di case antiche, che sono state le più soggette a crolli. Una situazione, questa, che potrebbe peggiorare, nei prossimi giorni, vista l’alta probabilità di nuove scosse.
Maria Luisa L. Fortuna