Alfano: Non chiediamo alleanze con il piattino

Nell’assemblea dei gruppi del Pdl è stata affrontata la dura crisi che si abbattuta sul partito, il calo dei consensi nelle scorse amministrative, la necessità di ripensare il partito e il rischio di sfaldamento dello stesso. Angelino Alfano è intervenuto in un appello all’unità: “Non c’è miglior modo per andare avanti che fare squadra e restare uniti. Siamo il partito che ha più pagato gli effetti della crisi”. I commenti arrivano anche da parte dell’ex premier Silvio Berlusconi, “A nessuno è permesso di mettere in discussione il Pdl”, e il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri, “L’importante è che resti tale nella sostanza. Se si tratta di proporlo in versioni diverse, questo non rientra nel campo della sostanza e va bene”.

Punto di svolta per il Pdl? Il malumore è tangibile dentro e fuori Montecitorio, ieri l’ultima frattura con la decisione di molti forzisti di prender parte al progetto di Luca Cordero di Montezemolo, e anche oggi è indetta una conferenza di Daniela Santanché, di cui non è stato anticipato alcun contenuto ma che annuncia di essere in conflitto con l’assemblea di Alfano. Alfano oggi è stato molto chiaro: Noi non siamo con il piattino in mano a chiedere alleanze. Noi offriamo una proposta politica forte. Non declamiamo alleanze moderate, ma formuliamo un’offerta politica seria e siamo arrivati al punto massimo dell’offerta. Dopo quel punto c’è la nostra scomparsa e noi non ci stiamo, noi siamo orgogliosi della nostra storia”. E ancora: “Le varianti politiche strutturate sono due: o quella della foto di Vasto e un’altra che vede come principale pilastro il Pdl. Senza di noi nessuna aggregazione moderata vince a meno che non vada con la sinistra”.

Irene Fini