L’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è intervenuto ieri all’assemblea dei gruppi del Pdl per analizzare il difficile momento. “Non ho mai visto una situazione di questo genere, la gente è sotto choc“, ha osservato il Cavaliere, che ha ribadito la necessità di intervenire sul campo delle riforme costituzionali.
L’allenatore del Pdl – In tempi di grande confusione, l’ex premier, Silvio Berlusconi, ha voluto per lo meno diradare le nebbie sulle sue aspettative future. Lo ha fatto ieri, nel corso dell’assemblea con i gruppi del suo partito ai quali ha rimarcato l’intenzione di rimanere “ai margini” dei ruoli rappresentativi. “Sono a disposizione del partito non come candidato premier o presidente della Repubblica né come centravanti né come contrattacco – ha affermato il Cavaliere – ma come allenatore“.
La sfiducia della gente – Una precisazione doverosa, che ha fatto da “cappello” introduttivo a quanto aggiunto dopo. “Non ho mai vista una situazione di questo tipo – ha detto Berlusconi riferendosi al periodo di grave crisi – La gente è sfiduciata, è sotto choc per come viene descritto il futuro: in modo oscuro. Se si continua così, sarà difficile – ha diagnosticato l’ex premier – Noi siamo monolitici, e come dice il nostro segretario Alfano: o si sta uniti in squadra o ciascuno di noi si perderà in proprio”.
Paese ingovernabile – Quanto alle possibili soluzioni: “È necessario pensare a come cavare il coniglio dal cilindro – ha detto ieri Silvio Berlusconi – Bisogna che tutti noi ci riflettiamo sopra. Forse bisogna ripartire da più indietro, ma non ho nessun dubbio sulla nostra formazione politica”. Come non sembra averne sulla necessità di riformare la Carta costituzionale: “Bisogna avere la consapevolezza che il paese così è ingovernabile – ha osservato il fondatore del Pdl – e lo dimostrano i 56 governi che ci hanno preceduto, durati in media 11 mesi. Occorre la riforma dell’architettura dello Stato”.
Maria Saporito