Festa della Repubblica all’insegna della sobrietà, Napolitano: Uniti e solidali.

Festa della Repubblica – Roma è ormai pronta alla parata militare e ad accogliere i festeggiamenti, ma l’attenzione degli Italiani è ancora rivolta al terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna.
La parola d’ordine è sobrietà
, invocata più volte dal Capo dello Stato per mettere a tacere ogni tipo di polemica scoppiata nei giorni scorsi.
E così, come si legge da una nota diffusa dal Quirinale, le cerimonie “saranno improntate a criteri di particolare funzionalità e sobrietà, sia per i limiti entro cui si svolgerà la rassegna militare, sia per i caratteri che assumerà l’incontro in Quirinale con i rappresentanti del Corpo diplomatico, di tutte le istituzioni e di significative espressioni della società civile”.
Nell’anniversario della sua nascita”, ha spiegato il Capo dello Stato, “la Repubblica deve dare il segno della sua unità, della sua vitalità, della serenità e fiducia con cui sta affrontando e affronterà le sfide che ha davanti a sé, tra le quali ora anche la sfida della nuova emergenza insorta con il sisma che ha colpito l’Emilia e altri luoghi. Per questo, le celebrazioni del 2 giugno saranno dedicate alle vittime del terremoto, al dolore delle famiglie, alla sofferenza delle popolazioni colpite dal sisma. Sarà anche un appello alla solidarietà nazionale e alla necessaria mobilitazione delle forze dello Stato e della società”.

L’Italia contraria – In molti, nei giorni scorsi, avevano chiesto, tramite una raccolta simbolica di firme sul web, l’annullamento della parata del 2 giugno per destinare i fondi ai terremotati dell’Emilia. Non sono mancate quindi le polemiche anche politiche. Oggi, infatti, una delegazione dell’Italia dei Valori sarà in Emilia, e non a Roma, così come la Lega: “Una rappresentanza dell’Italia dei Valori si recherà nelle zone colpite dal terremoto. Ci interessa poco partecipare a parate e a buffet quirinalizi”, ha spiegato il leader Idv Antonio Di Pietro, secondo cui “tutte le risorse logistiche, finanziarie e umane dovrebbero essere impiegate per le popolazioni colpite dal terremoto e organizzare i festeggiamenti del 2 giugno è una grave mancanza di sensibilità”.

Matteo Oliviero