Suicidio di un detenuto nel carcere di Vercelli

Reati sessuali – Il giovane 25enne si trovava nel carcere di Vercelli per una condanna dovuta a reati a sfondo sessuale. Dopo l’ultimo appello prima di spegnere le luci l’uomo si è legato un lenzuolo intorno al collo, poi ha appeso l’altra estremità alla grata della cella e si è tolto la vita.

Le condizioni inaccettabili – Leo Beneduci, segretario dell’Osapp, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, ha denunciato le condizioni insostenibili nelle quali versa il penitenziario di Vercelli, come anche quelle di tantissimi altri istituti di pena italiani. Beneduci ha ricordato che dall’inizio dell’anno sono stati 71 i decessi registrati all’interno delle carceri del nostro paese, dei quali ben 21 avvenuti per suicidio.

Sovraffollamento – Un delle cause maggiori di insofferenza e di insostenibilità delle condizioni all’interno delle prigioni, sarebbe il sovraffollamento. A fronte di 35.500 posti disponibili i detenuti totali sarebbero 66.300, con i pesanti disagi che ne conseguono e che rendono difficile, non solo la vita dei detenuti, ma anche le condizioni di lavoro del personale dei penitenziari. Ricorda infatti che si sono verificati anche molti suicidi tra le guardie carcerarie. Beneduci chiede che la situazione venga affrontata quanto prima dal ministro della Giustizia Fornero in primis, e che poi venga presto cercata una soluzione definitiva e risolutiva da parte del Governo.

Marta Lock