Eletti i nuovi membri di Agcom e Privacy. Il voto tra le proteste

Il voto – La Camera, su indicazione di Pd e Pdl vota i due nuovi membri dell’Agcom, Maurizio Decina e Antonio Martusciello con 166 e 148 voti a favore.
Alla Privacy vengono eletti invece, Giovanna Bianchi Clerici e Antonello Soro con 179 e 167 voti a favore.
Giuseppe Lauricella invece sarà il nuovo componente del Consiglio Superiore della Giustizia amministrativa.
Il voto segue dunque l’accordo tra i maggiori partiti, Pd, Pdl, raggiunto nei giorni scorsi. Ma è il modo con cui sono stati scelti a scatenare le proteste in Aula di Radicali e Idv. Non c’è stata, infatti, nessuna audizione nelle Commissioni parlamentari per vagliare i candidati.

Le proteste di Radicali e Idv – Durissima la reazione dell’Italia dei Valori: “Noi vogliamo parlare con quella parte di Pd che si era presentato come partito nuovo, quello che corrisponde alle battaglie di Arturo Parisi, quello dei cittadini. Poi c’è un Pd delle dirigenze, degli accordi tra gruppi di potere, un Pd che si è calato le braghe per convenienza e connivenza sull’Agcom, ma anche su altre importanti come la fiducia sul mercato del lavoro che si rassegna a quel voto di fiducia pur di mantenere in vita un governo che non ha più nulla da dire e da dare al Paese. Pensiamo che quella parte della dirigenza sia uscita essa stessa dalla foto di Vasto“, è stato il commento di Antonio Di Pietro.
Le modalità con cui sono stati individuati i componenti dell’Agcom è assurdo” ha detto ancora Antonio Di Pietro. “Un metodo da presa in giro. Sì è data la possibilità di presentare dei curricula, solo che questi curricula poi sono stati utilizzati come carta da cesso, non gliene è fregato niente, nessuno li ha letti. E le decisione di nominare i componenti delle authority sono state fatti a monte ancor prima che arrivassero tutti i curricula, in una logica spartitoria dei partiti della cosiddetta maggioranza. Si sono scelti i loro controllori in quota Pd, Pdl e Udc“.

Matteo Oliviero