Monti: Il mio governo? Abbandonato dai poteri forti

E’ un Mario Monti polemico e vagamente stizzito quello che oggi, in videoconferenza col congresso nazionale dell’Acri, ha denunciato il presunto “voltafaccia” di alcune  espressioni di potere nazionale al suo governo. “Abbiamo perso il favore dei cosiddetti poteri forti“, ha ammesso il Professore, che è tornato a difendere le riforme faticosamente approvate in Parlamento.

La denuncia del Professore – “Il mio governo ed io abbiamo sicuramente perso in questi ultimi tempi l’appoggio che gli osservatori ci attribuivano, spesso colpevolizzandoci, dei cosiddetti poteri forti perché non incontriamo favori in un grande quotidiano considerato voce autorevole dei poteri forti e non incontriamo il favore di Confindustria“. E’ questo il passaggio più “bollente” del lungo discorso che il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha consegnato oggi (in videoconferenza) ai membri dell’Acri (Associazione di fondazioni e di casse di risparmio) radunati a Palermo. Un passaggio destinato a ingrossare la schiera dei detrattori dell’esecutivo e ad inasprire la tensione con il quotidiano di via Solferino.

Ricominciare dalle riforme – “Nell’ultimo anno – ha continuato Monti nella sua analisi – l’Italia ha attraversato momenti difficili, ma abbiamo iniziato con forza, supportati con coraggio dai nostri cittadini, un discorso serio di riforme strutturali. Oggi l’opinione pubblica appare concentrata e constata, qualche volta denuncia, la mancanza dello slancio riformatore del nostro governo. Non posso negare che avremmo potuto fare di più e meglio – ha ammesso il premier – ma molte delle riforme sono state messe a punto con incisività, nonostante infrangessero molti dei tabù che erano intoccabili. Penso ad esempio – ha precisato Mario Monti – alla riforma della pensioni“.

Promesse infrante – Non solo: il presidente del Consiglio ha alzato il tiro anche contro i politici e il sistema d’informazione, denunciando il costume di promettere ciò che non si può (o non si sa) mantenere. “Troppo spesso nel nostro paese, a causa del sistema politico, ma anche dell’opinione pubblica e della società civile – ha spiegato il premier – intenzioni ambiziose hanno trascurato conseguenze di lungo periodo che ci sarebbero state per le generazioni future e che ora sono drammaticamente arrivate. Sono rimasto molto colpito da una frase pronunciata di recente da Benedetto XVI – ha aggiunto il Professore – ‘I politici non dovrebbero mai promettere ciò che non potranno mantenere’”. 

Maria Saporito