In una conferenza stampa convocata con Antonio Di Pietro, il leader di Sel, Nichi Vendola, non ha lesinato “stoccate” ai partiti che – secondo una logica considerata spartitoria – hanno ieri eletto i nuovi dirigenti delle Authority. Un’indignazione, quella del governatore pugliese, mista a delusione che lo ha spinto a firmare giudizi tranchant su quanto avvenuto in Aula. Con specifico riferimento alla scelta operata dal Pd di Pier Luigi Bersani, al quale Vendola ha indirizzato un messaggio tutt’altro che distensivo. “Adesso si aprono scenari problematici sul futuro politico del paese”, ha annunciato il numero uno di Sel.
Nomine indigeste – La foto di Vasto non ha pace. La malferma alleanza tra Pd, Idv e Sel appare perennemente in affanno e costantemente minacciata dalle prese di distanze rivendicate dai vari schieramenti. L’ultimo incidente di percorso si è consumato ieri nell’Aula di Montecitorio dove sono state “benedette” le nuove nomine all’Agcom, all’Autorità per la Privacy e al Consiglio superiore della giustizia amministrativa. La scelta dei neo eletti non è piaciuta ad Antonio Di Pietro e Nichi Vendola che hanno deciso di convocare una conferenza stampa.
Vendola all’attacco di Bersani – “Se fosse un romanzo si potrebbe chiamare ‘Vorrei ma non posso’ che racconta di un’intera stagione politica – ha commentato il leader di Sel – Vorrei difendere la civiltà del lavoro ma non posso. Vorrei difendere le regole di trasparenza e di democrazia ma non posso”. Una “stoccata” inequivocabilmente destinata al partito di Pier Luigi Bersani, accusato di agevolare la sopravvivenza di dinamiche politiche considerate non più tollerabili. “Quello che è accaduto oggi – ha rincarato Vendola riferendosi al voto alla Camera – rappresenta una ferita che apre scenari problematici sul futuro della politica in questo paese. Io lo dico con franchezza”.
Coalizione a rischio – Parole con cui il presidente della Regione Puglia ha di fatto lanciato un ultimatum al segretario del Pd, invitandolo ad assumere una posizione netta sul quadro politico nazionale. Un aut aut rinforzato dalle accuse mosse anche dal leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, che ha integrato: “E’ una ferita che apre scenari problematici anche sul futuro della coalizione“. In attesa della riposta di Pier Luigi Bersani, a commentare con rammarico quanto accaduto ieri è stato, invece, Arturo Parisi: “Non ho parole per esprime questa vicenda sciagurata – ha detto il democratico – Possiamo solo dire che in un colpo solo, con la vicenda che si è svolta in Aula, sono stati annullati tutti i confronti e i dibattiti sulla trasparenza e sulla necessità di cambiare le regole che abbiamo fatto in tutti questi mesi”.
Maria Saporito