Siria, uccisi altri 100 civili in nuovo massacro ad Hama

Siria, nuovo massacro ad Hama. Continuano le violenze e le stragi in Siria contro gli oppositori al regime di Assad. Stando a quanto riportato dal Consiglio nazionale della Siria (Cns) e dall’Osservatorio di Damasco per i diritti civili, sarebbero stati uccisi altri 100 civili nella provincia centrale di Hama, che nei mesi passati è stata già teatro di scontri e di eccidi cruenti. La maggior parte delle vittime proverrebbero dai villaggi di Al-Kubeir e di Maarzaf, e sarebbero quasi tutte donne e bambini. Secondo i portavoce del Cns e dell’Osservatorio dei diritti civili della Siria, ci sarebbe Assad ed il suo esercito dietro questa nuova strage, che sarebbe stata perpetrata per reprimere ogni forma di dissenso verso il suo potere.

Russia e Cina: “No ad intervento militare” – La nuova strage di civili compiuta in Siria, è stata salutata con profondo disgusto da tutti i paesi occidentali. Il ministro italiano Terzi ha parlato alle commissioni riunite del Senato e della Camera dei Deputati, dicendo che “a Damasco si rischia il genocidio, se non si interviene rapidamente, perché la strategia della Siria è di procrastinare la propria sopravvivenza, attraverso una escalation del terrore ai danni della popolazione civile”. Cina e Russia però continuano ad opporsi a qualsiasi forma d’intervento militare, e continuano a prediligere la via del dialogo. Il nuovo no di Pechino e di Mosca all’opzione armata in Siria, è arrivato dalla riunione dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shangai (Sco), in cui Russia e Cina hanno anche siglato diversi accordi commerciali.

Simone Lo Iacono