Niente decreto Sviluppo, Passera minaccia le dimissioni

“Mi spiegate a che serve un responsabile dello Sviluppo se non può varare un provvedimento sulla crescita? Possibile che dobbiamo rimandare ancora perché non troviamo cento milioni di euro?”. Con queste parole il ministro Corrado Passera getta scompiglio nel governo facendo paventare le sue dimissioni. Il decreto Sviluppo non è stato esaminato nemmeno nella giornata di ieri e il nervosismo è alle stelle, il governo tra emergenze e terremoto è in stallo e non sa cosa inserire nel decreto legge e il ministro Passera si trova impossibilitato a proseguire i lavori. Anche il Quirinale spinge affinché il decreto Sviluppo venga formulato ma i problemi sono molti, gli incentivi fiscali, il credito d’imposta e i malumori con il ministero dello Sviluppo e con il viceministro Vittorio Grilli.

Chi lo conosce ha riferito però che lo sfogo del ministro era indirizzato non tanto a Grilli o a Monti con i quali si è incontrato in serata, ma al Ragioniere dello Stato Mario Canzio, al capo di gabinetto Vincenzo Fortunato e al sottosegretario alla presidenza Antonio Catricalà. I primi due avrebbero fatto saltar un decreto da due miliardi e mezzo per la mancata copertura di cento milioni di euro, poca cosa nell’economia del bilancio pubblico. Il terzo Catricalà avrebbe dovuto girare agli altri ministri il testo definito per poter votarlo nella giornata di ieri, mentre lo avrebbero ricevuto in versione cartacea all’ultimo momento.

Irene Fini