E’ un documento scandito in 6 punti quello illustrato ieri dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, durante l’ufficio di presidenza che si è riunito a Roma. Il partito del Cavaliere sta tentando di darsi una “scossa”, organizzandosi intorno a un progetto (per ora solo sulla carta) volto a garantire unità e compattezza. E a rilanciare l’idea di uno schieramento forte e competitivo. In che modo? Annunciando, per esempio, l’organizzazione di primarie di coalizione per eleggere il prossimo candidato premier di centrodestra.
Alfano detta la rotta – Il grande raduno del Pdl nella residenza romana di Silvio Berlusconi pare abbia avuto l’effetto desiderato. A conclusione dell’ufficio di presidenza, tutti hanno ostentato grande soddisfazione e rimarcato l’opportunità di rimanere compatti, evitando ogni “sfilacciamento” interno. Il segretario Angelino Alfano ha presentato ieri un documento in 6 punti stilato per “dettare la rotta”, in cui si fa esplicito riferimento alla crisi e alle misure per fronteggiarla, al sostegno (non aprioristico) al governo Monti e alla necessità di procedere con riforme importanti come quella sulla legge elettorale o sul sempresidenzialismo.
Primarie di coalizione – Non solo: l’ex Guardasigilli ha annunciato anche l’avvio di primarie per la scelta del prossimo candidato premier, sottolineando la disponibilità del partito “a partecipare a primarie aperte a tutta la coalizione” da tenersi in autunno. E nel suo discorso, Alfano non ha dimenticato di tributare l’ennesimo riconoscimento al Cavaliere: “Occorre andare avanti con forza – ha detto – e affermare il fatto che nel nostro paese ci sono due grandi aree storiche e nella nostra il protagonista è Silvio Berlusconi“. Parole che hanno sgombrato il campo da ogni sospetto di “patricidio” sollevato negli ultimi giorni dagli osservatori più maliziosi.
Il tempo del coraggio – “Il nostro gruppo dirigente ha passione, coraggio, competenze e lo ha dimostrato oggi – ha continuato il segretario del Pdl – Inoltre, abbiamo un grande vantaggio: non siamo in concorrenza con De Gasperi nell’area dei moderati, la gara è tra noi e gli altri”. Fino alla citazione finale di Franklin Roosevelt: “Questo non è il tempo della paura – ha scandito l’ex ministro della Giustizia per galvanizzare i suoi – ma del coraggio e delle scelte coraggiose”.
Maria Saporito