Attentato di Brindisi: sempre più forte il sospetto dell’esistenza di un complice

Non può aver fatto tutto da solo – Secondo l’ordinanza del gip, Vantaggiato non può aver agito da solo soprattutto per quanto riguarda la fase preparatoria dell’attentato. Il dubbio, contrastante con le dichiarazioni iniziali del reo confesso, era sorto già dalle prime ore dopo la cattura. La confessione di Vantaggiato poi, aveva alimentato ulteriori dubbi perché in alcuni momenti aveva parlato al plurale sottintendendo quindi la presenza di almeno un’altra persona.

Le testimonianze – Un testimone aveva poi dichiarato di aver notato una persona spingere il cassonetto della spazzatura, intorno all’1 e 30 della notte del 19, la sera prima dell’attentato, ma la descrizione che aveva dato della corporatura e dell’abbigliamento, non corrispondeva alla fisionomia di Vantaggiato. Il gip sospetta fortemente la presenza di almeno un complice.

Il presideLe indagini non sono quindi affatto concluse; a tal proposito sembrerebbe tutta da chiarire anche la posizione del preside della scuola Morvillo-Falcone che avrebbe rilasciato molte interviste contraddittorie dopo la strage, che si sarebbe fatto montare una porta blindata e che dal giorno dell’attentato risulterebbe essere in ferie. Il suo rientro a scuola per gli scrutini di fine anno, sarebbe stato sospeso dall’ufficio scolastico della regione Puglia, in attesa che vengano chiarite alcune sue dichiarazioni rilasciate durante le interviste. I primi giorni dopo la strage era stata ipotizzata una vendetta contro di lui, punti oscuri ancora tutti da chiarire.

Marta Lock