Sinistra nel caos: Vendola tenta di ricucire tra Bersani e Di Pietro

Gli “stracci volati” due giorni fa al congresso della Fiom tra Pier Luigi Bersani e Antonio Di Pietro hanno messo Nichi Vendola in una posizione più che scomoda. L’alleanza di centrosinistra – fermata nell’istantanea di Vasto – rischia seriamente di sfarinarsi, a meno che un tempestivo intervento del governatore pugliese non riesca a invertire la rotta. Intervistato ieri da più quotidiani, Vendola ha tentato di interpretare, nel modo più convincente possibile, il ruolo di “paciere”, invitando i due litigiosi alleati a deporre le armi per “ricostruire la forza del centrosinistra“. 

Una riconciliazione difficile – “Lo stile di Di Pietro è rude e talvolta propagandistico, tuttavia continuo a pensare che il mondo che rappresenta sia un valore aggiunto per il centrosinistra. Gli elementi che ha sottolineato con un certo grido di indignazione vanno tenuti in considerazione”. A prendere le difese del vulcanico leader dell’Idv è stato il numero uno di Sel, Nichi Vendola. All’indomani dell’incontro (convocato da Maurizio Landini) in cui l’ex togato le ha “cantate” al segretario del Pd, il presidente della Regione Puglia ha cercato di rimettere i pezzi a posto, invitando Di Pietro e Bersani alla riconciliazione.

Le contraddizioni del Pd – “Mi dispiace che Bersani appaia ancora prigioniero di troppe contraddizioniha continuato nella sua analisi Vendola – Non si può evocare una nuova civiltà del lavoro e restare inerti mentre i tecnocrati smantellano i diritti sociali e l’idea stessa del lavoro come diritto. Per rendere credibile lo sforzo di costruire l’alleanza per il futuro, per poter fare appello al mondo del lavoro, bisogna evitare oscillazioni ed ambiguità. Altrimenti – ha spiegato il governatore della Puglia – si rischia soltanto di alimentare l’onda nera dell’ antipolitica”. 

Risposte immediate – “Bisogna prendere atto del fatto che il tentativo, generosissimo, del Pd di condizionare un governo di tipo tecnocratico con scelte più marcatamente orientate nella direzione della crescita e della tutela del welfare è fallitoha certificato Nichi Vendola – Se vogliamo ricostruire la credibilità e la forza del centrosinistra di governo,  bisogna dare una risposta credibile e immediata al maturarsi della crisi sociale e democratica”.

Candidato a primarie vere – E sulla sua probabilissima partecipazione alle primarie di coalizione“Non sono nato candidato delle primarie a vita – ha dichiarato il numero uno di Sel – E’ una scelta che si compie collettivamente, non sono un ragazzo in carriera né sono roso da ambizioni personali. Se servisse a rendere credibili le primarie, a dar vita a una contesa vera e a mettere in relazione una piattaforma programmatica con le istanze della sinistra – ha precisato Vendola – io non mi sottrarrò”.

Maria Saporito