Camera: Alfano, Bersani e Casini confermano sostegno al governo

Linformativa del presidente del Consiglio ha incassato oggi l’unanime consenso dei partiti che sostengono il governo. Angelino AlfanoPier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini hanno confermato il loro appoggio ai Professori, riservando invece qualche critica all’Europa.

Il premier alla guida – Dopo il discorso pronunciato oggi alla Camera da Mario Monti, il primo a prendere la parola è stato il segretario del Pdl, Angelino Alfano: “Dopo sette mesi dall’insediamento del suo governo – ha detto rivolgendosi al premier – la macchina l’ha indubbiamente guidata leiNoi siamo stati lì, l’abbiamo sostenuta, abbiamo accettato i provvedimenti che il governo ha proposto al Parlamento e credo di non fare torto ad alcuno se dico che il Parlamento, quando si è trovato a valutarli – ha precisato il pidiellino – non li ha peggiorati, ma li ha migliorati”. 

La stoccata alla Germania – “In questo contesto – ha assicurato l’ex ministro della Giustizia – noi continueremo a fare il nostro compito“. “L’Europa si trova a un bivio decisivo della propria storia – ha poi osservato il segretario del Pdl – Il bivio è quello tra l’andare avanti e il tornare indietro. Il premier Monti deve dire alla cancelliera Merkel che se va avanti nella direzione degli egoismi, il Parlamento italiano potrebbe avere una reazione negativa al suo atteggiamento”. 

Lo spettro del precipizio – Un “avvertimento” condiviso, almeno nella sostanza, dal leader del Pd, Pier Luigi Bersani“Noi chiediamo un cambio di passo netto e urgente in Europa – ha detto – perché altrimenti non capiamo come possa l’euro sopravvivere e come si possa evitare il precipizio di una recessione gravissima e micidiale in tutta Europa, Germania compresa”. “Abbiamo bisogno di contrastare le recessioni – ha ribadito il democratico – di fare un po’ di investimenti, di spendere qualcosa di utile per fronteggiare una situazione difficile”.

Una mediazione difficile – E rivolgendosi direttamente al presidente del Consiglio: “Noi garantiamo la sua azione con sostegno pieno“, ha scandito Pier Luigi Bersani, che ha aggiunto: “Vorrei dire a qualche facile commentatore che qui non ci sono palle al piede, ma persone che si stanno caricando di una mediazione difficile nel paese. Se qualche facile commentatore vuol venire in giro con me, vedrà quanto è difficile”. 

Meno rigore e più Europa – E ad allungare la mano al governo è stato anche il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini: “Siamo convinti di appoggiare non con acriticità ma con convinzione il governo e lo sforzo che si sta facendo – ha detto – ma credo che nuove manovre in questo momento non possano servire al nostro paese. Ancora più rigore ci ucciderebbe. Non possiamo fare nuovi sforzi oltre quelli che già stiamo facendo”. “Monti è in grado di rappresentare le nostre ragioni in Ue – ha aggiunto il centrista – Propongo una mozione unitaria del Parlamento per chiedere più Europa, per ritrovare le ragioni fondamentali dell’Ue, per rilanciare l’unione politica e monetaria europea. Non c’è scampo a questo – ha spiegato Casini – il resto sono solo rattoppi al vestito, ma il problema è cambiare il vestito”.

Maria Saporito