Lo spread tornato a livelli allarmanti, i titoli di Stato in caduta libera e le incaute dichiarazioni di colleghi europei sulle sorti economiche dell’Italia. Quella di ieri è stata una giornata particolarmente difficile per il presidente del Consiglio, Mario Monti, che in serata ha convocato d’urgenza a Palazzo Chigi i tre leader dei partiti di maggioranza per parlare di crisi. Un incontro durato circa un’ora, nel corso del quale il Professore avrebbe mostrato ad Alfano, Bersani e Casini i contorni di un quadro tutt’altro che confortante, invitandoli a sostenere il governo in maniera convinta e coesa.
Le preoccupazioni del premier – “Il presidente del Consiglio Mario Monti, preoccupato dalla situazione di emergenza causata dall’evoluzione dei mercati finanziari internazionali, che coglie l’Italia nel momento in cui deve fronteggiare le conseguenze del terremoto, questa sera ha voluto incontrare, insieme al sottosegretario Antonio Catricalà, il segretario del Pdl Angelino Alfano, il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini“. Così si legge nella nota diffusa ieri da Palazzo Chigi per riferire dell’incontro convocato d’urgenza dal premier per parlare di crisi.
Coesione e sostegno – “Il presidente del Consiglio li ha informati nel dettaglio sulla situazione economica e finanziaria in Europa – continua la nota – dell’atteggiamento che l’Italia assumerà nei prossimi appuntamenti con i capi di governo degli stati membri, e della necessità di coesione delle forze politiche nel sostegno all’azione di risanamento e di crescita condotta dal governo”. Una richiesta accorata, a cui Alfano, Bersani e Casini avrebbero risposto con un convinto sì: “I tre leader – riferisce ancora la nota di Palazzo Chigi – hanno confermato il pieno sostegno al governo e l’impegno a portare sollecitamente a compimento le riforme all’esame del Parlamento e i provvedimenti in corso di elaborazione nell’ambito della spending review”.
Maria Saporito
