Il “no” scandito con forza dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sull’ingerenza della politica nelle nomine Rai è diventato un “ni” e poi un “sì”. Il democratico ha inviato ieri una lettera a quattro Associazioni per chiedere il loro aiuto sul delicato passaggio. Due nomi da proporre all’interno del nuovo Cda, da pescare nella società civile sulla base di criteri di trasparenza. Un dietrofront che non mancherà di suscitare polemiche.
Due nomine “civili” – “Se non ora quando”, “Libera”, “Libertà e Giustizia” e “Comitato per la libertà e il diritto all’informazione”: sono queste le quattro Associazioni a cui il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha rivolto ieri un accorato appello. Un S.O.S. lanciato per salvare la Rai dalla lottizzazione e dal declino e per permettere a persone competenti e appassionate di sedere nel Consiglio di viale Mazzini. “Qualora le vostre Associazioni ritenessero di indicare due candidature per il Cda – ha scritto in una lettera Bersani – noi siamo pronti a sostenerle per garantire comunque, nella transizione ad una nuova governance dell’azienda, la voce di liberi protagonisti della società civile”.
La crisi profonda – “La Rai vive il momento più drammatico della sua storia – ha ricordato il leader del Pd – umiliata da chi l’ha asservita ai capricci della destra, incapace di competere, priva di un chiaro indirizzo industriale. Non è solo un problema di autonomia dell’informazione o di scarso pluralismo, oggi il male é ben più profondo. Le decisioni che dovrebbero essere guidate da valutazioni esclusivamente aziendali – ha spiegato Bersani – vengono prese sempre più fuori dall’azienda. Anni di lottizzazione hanno cambiato la Rai, finendo per inaridire la capacità innovativa della più grande industria culturale del paese”.
Via i partiti dalla Rai – “Davvero dobbiamo rassegnarci a un triste declino? Io credo di no”, ha incalzato nella sua missiva il democratico. “Abbiamo voluto esprimere una posizione forte, rompendo unilateralmente il rito della lottizzazione. Altro che Aventino! – ha sottolineato Bersani – A isolarsi sono quelli che ancora oggi pensano di continuare come se niente fosse a distruggere il servizio pubblico“. “Se vi scrivo – ha chiarito il segretario rivolgendosi alle 4 Associazioni interpellate – è perché questa battaglia l’abbiamo fatta anche per dare una risposta concreta alla richiesta che in tante occasioni ci avete ripetuto: i partiti fuori dalla Rai. Noi oggi lo facciamo davvero”.
Maria Saporito