Euro 2012, Croazia-Spagna – “Biscotto? No, grazie”. Spagna e Croazia tuonano e assicurano: “Niente biscotti, non è nelle nostre corde”. Eppure la mente dell’Italia e degli italiani vola ad 8 anni fa: Europei 2004, situazione simile. La nazionale azzurra deve battere la Bulgaria ma, contemporaneamente, deve sperare che Danimarca-Svezia non finisca 2-2. Come, invece, puntualmente finisce, con tanto di gol all’89’ e papera di Sorensen (portiere danese). La storia sarà diversa stavolta? A sentire le parole provenienti dal gruppo croato e da quello spagnolo pare di sì. Il ct degli iberici, Vicente del Bosque, ha affermato: “Noi giocheremo sempre per vincere, lo faremo anche contro la Croazia”. Parole rassicuranti.
Corluka con rabbia – Rassicurazioni, con toni anche più vivaci ed accesi, arrivano dalla nazionale croata, con il difensore Corluka che esclama: “Noi non faremo biscotti. E poi parla proprio chi sta subendo uno scandalo come il calcioscommesse“. Parole dure, con più di un fondo di verità. Che non giustificherebbero, però, un complotto ai danni degli azzurri. La correttezza prima di tutto. E il presidente federale della FIGC, Giancarlo Abete, non ha dubbi: “Sarà gara vera, non temo biscotti”. Agli azzurri, intanto, tocca battere anche l’Irlanda. E il Trap, per quanto già eliminato, ha annunciato che nemmeno lui è in vena di regali.
Edoardo Cozza