Euro 2012, pagelle Italia-Croazia – Ancora un pareggio, ancora un 1-1. La Nazionale azzurra non riesce proprio a vincere: se cinque giorni fa, dopo aver bloccato la Spagna, Prandelli poteva essere soddisfatto, stavolta l’Italia si lecca le ferite. Intendiamoci, la qualificazione ai quarti di finale non è ancora compromessa, ma ieri pomeriggio contro la Croazia la vittoria era quasi obbligatoria. Invece è arrivato un altro 1-1: Pirlo ci ha illuso al 39′, battendo Pletikosa con uno splendido calcio piazzato; Mandzukic ci ha beffato al 72′, sfruttando un erroraccio di Chiellini per battere Buffon. Lunedì sera, alle 20.45, ci sarà la resa dei conti: noi dovremo battere l’Irlanda a Poznan (e stavolta non sono ammessi altri risultati) sperando che a Danzica, nell’altro match del Gruppo C, Spagna e Croazia diano vita ad un incontro vero. Il biscotto lo abbiamo già mangiato otto anni fa, e ci è risultato indigesto: “I giocatori della Spagna – il commento di Buffon – hanno un tale pedigree che non possono permettersi di essere etichettati come antisportivi: farebbero ridere l’Europa e il mondo con un 2-2. Ho la certezza che se dovessimo vincere l’ultima con l’Irlanda passeremmo il turno“. Speriamo che il nostro capitano abbia ragione.
Italia – Marchisio 6,5: Prendendo in considerazione solo il primo tempo, sarebbe da otto. Per 45′ si batte come nelle migliori giornate juventine e non è un caso che, punizione di Pirlo a parte, sia lui il più pericoloso degli azzurri: prima spara di sinistro dal limite sfiorando la traversa di una spanna, poi si presenta davanti a Pletikosa che però lo ipnotizza due volte. Come tutta la squadra, rientra in campo dopo l’intervallo senza idee né fiato: del resto, se in mezzo al campo devi correre per tre, la benzina finisce in fretta. Pirlo 6,5, Bonucci 6,5, Buffon 6, De Rossi 6, Giaccherini 6, Maggio 5,5, Thiago Motta 5,5, Montolivo 5,5, Cassano 5,5, Balotelli 5, Di Natale s.v., Giovinco s.v. Chiellini 5: Per 71 minuti è il solito muro difensivo: magari ci mette un filo di ardore di troppo, badando poco all’estetica, ma alla fine dei conti è sempre efficacissimo. Poi, al 27′ della ripresa, arriva l’amnesia che da uno come lui non ti aspetteresti mai. Su un cross lungo e lento dalla sinistra, salta a vuoto mancando la sfera e Mandzukic ne approfitta per pareggiare: errore grossolano, speriamo non decisivo (C.t. Prandelli 5,5).
Croazia – Rakitic 7: Il suo ruolo, almeno sulla carta, è quello di esterno destro del centrocampo a quattro, ma fin dai primi istanti del match si capisce che Bilic gli ha concesso grande liberà d’azione. Andare sul fondo e crossare non è una sua prerogativa: il centrocampista del Siviglia preferisce accentrarsi e, in coppia con Modric, dare qualità al centrocampo croato. Padronanza tecnica e visione di gioco sono da giocatore vero: si vede cha ha iniziato la carriera da trequartista. Pletikosa 6,5, Strinic 6,5, Modric 6,5, Mandzukic 6,5, Srna 6, Corluka 6, Jelavic 6, Schildenfeld 5,5, Vukojevic 5,5, Pranijc s.v., Eduardo s.v., Kranjcar s.v., Perisic 5: Teoricamente il suo compito sarebbe quello di spingere sulla corsia di sinistra e mettere dentro qualche pallone interessante. Teoricamente, appunto, perché di fatto non si vede mai: se da quella parte l’Italia soffre è solo per le continue accelerazioni di Strinic, che parte da dietro ma è molto più pericoloso. Al 23′ della ripresa Bilic lo sostituisce, inserendo Pranijc: sarà un caso, ma 4′ dopo la Croazia pareggia con un’azione che nasce proprio dalla fascia mancina (C.t. Bilic 6).
Pier Francesco Caracciolo