Neanche un giorno di carcere per l’ubriaco che sterminò una famiglia

Ubriaco alla guida – I fatti risalgono al gennaio del 2011 quando Fabio Gullotta, 22 anni, di Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, si era messo alla guida completamente ubriaco e aveva spinto l’acceleratore fino a 120 chilometri orari nel centro del paese. A un incrocio ha letteralmente travolto l’auto guidata dal maresciallo dell’Aeronautica militare Baldassarre Quinci di 43 anni, con a bordo la moglie di 37 anni e i due figli di 10 e 12 anni.

Sopravvissuto solo il maresciallo – Nell’impatto con l’auto del 22enne ubriaco avevano perso la vita sia la donna che i due figli di Quinci, mentre il maresciallo si era miracolosamente salvato come anche Gullotta. Dopo sei mesi però il militare, al quale era stato anche contestato un concorso di colpa per mancata precedenza, in preda alla disperazione seguita allo sterminio della sua famiglia, si era impiccato.

La pena per il 22enne – Gullotta era stato accusato di omicidio colposo plurimo con l’aggravante della guida in stato di ebbrezza, a quel punto il suo avvocato aveva chiesto il patteggiamento della pena, al quale si erano opposti i fratelli e i genitori della coppia, che fu accolta dal gip di Marsala, Vito Marcello Saladino, condannandolo quindi a due anni di carcere con sospensione della pena: Gullotta, dopo aver sterminato un’intera famiglia, non farà neanche un giorno di carcere.

Marta Lock