Bergamo: evasione fiscale da 50milioni

Avevano distrutto la documentazione – Sarebbero ben tre le società che si occupavano di meccanica, manutenzione macchine industriali e rottamazione di metalli, attive tra Bergamo, Brescia, Verona e presso la ex Ilva di Taranto, che avrebbero nascosto e distrutto documentazioni aziendali per presentare dichiarazioni dei redditi non corrispondenti a realtà riuscendo così a organizzare l’evasione milionaria.

Sedi trasferite – Una di queste società in un anno avrebbe trasferito la propria sede 4 volte con conseguente cambio di legale rappresentante, utilizzando dei prestanome, lautamente ricompensati, ai quali venivano anche intestate quote societarie totalmente fittizie. Gli uomini della Guardia di Finanza di Bergamo hanno denunciato gli otto amministratori, che si sono susseguiti nel tempo ai vertici delle tre società, per omessa presentazione della dichiarazione fiscale, presentazione infedele e occultamento e distruzione di documenti contabili.

50 milioni di evasione – Secondo le indagini condotte dalle Fiamme Gialle, iniziate nel 2011 che hanno permesso di ricostruire il volume d’affari delle tre società, sarebbero stati evasi ben 50 milioni di euro con un conseguente mancato versamento dell’Iva pari a 12 milioni. Ovviamente, grazie all’irrisorio versamento nelle casse dell’Erario, totalmente sbilanciato rispetto alle reali entrate, potevano applicare dei forti sconti sui prezzi ai clienti che gli permettevano di aggiudicarsi le gare d’appalto attraverso una scorretta concorrenza.

Marta Lock