Portogallo – Olanda – L’Olanda ha bisogno di vincere con almeno due reti di scarto e sperare che la Germania riesca a vincere sulla Danimarca per potersi qualificare, clamorosamente, come seconda. Per poter vincere però dovrà battere il Portogallo, impresa non facile: ai lusitani basta un pareggio sperando sempre nella vittoria della Germania, avendo così due risultati su tre dalla propria parte. Per van Marwijk una sconfitta significherebbe una debacle d’altri tempi, mentre per Bento si può definire un compito compiuto a metà con una squadra che denota anche il suo principale problema nel centravanti.
Torna Postiga – Paulo Bento rilancia Postiga in attacco nel tridente con Cristiano Ronaldo e Nani, chiedendo al primo della coppia più attenzione sotto porta, soprattutto a fronte delle azioni sciupate contro la Danimarca. Per il resto formazione tipo confermata con Pepe e Coentrao in difesa insieme con Pereira e Diego Alves. Così dovrebbe scendere in campo il Portogallo (4-3-3): Rui Patricio, Pereira, Pepe, Alves, Coentrao; Moutinho, Veloso, Meireles; Ronaldo, Postiga, Nani. A disposizione: Eduardo, Beto; Rolando, Costa, Lopes; Micael, Custodio, Viana; Quaresma, Varela, Almeida, Oliveira. All: Bento.
Huntelaar titolare – L’Olanda di van Marwijk punta tutto sull’attacco: van Persie viene spostato sulla trequarti e come unica punta agirà Huntelaar: con il Gunner ci saranno Sneijder e Robben, con Afellay che quindi viene sacrificato in panchina. Per il resto formazione confermata agli ordini del direttore di gara Nicola Rizzoli. Così dovrebbe scendere in campo l’Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van Der Wiel, Bouma, Mathijsen, Heitinga; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, van Persie; Huntelaar. A disposizione: Krul, Vorm; Boulahrouz, Mathijsen, Vlaar, Willems; Schaars, Strootman, van der Vaart; Afellay, de Jong, Kuyt, Narsingh. All: van Marwijk.
Mario Petillo