Intercettato questo pomeriggio in Transatlantico, il leader “detronizzato” della Lega, Umberto Bossi, si è intrattenuto con i giornalisti per un veloce scambio di battute. “L’Imu non l’ho ancora pagata”, ha dichiarato il Senatur, che è tornato a parlare degli scandali che hanno travolto il partito. “Una società americana sta risanando i nostri conti”, ha riferito il leghista.
Imu da pagare – “I cittadini hanno pagato l’Imu perché avevano paura di non farlo. Io non ancora“. Così il presidente della Lega, Umberto Bossi, a colloquio con un gruppo di cronisti parlamentari, ha rimarcato oggi l’intenzione di proseguire lungo la via della “disobbedienza fiscale”. Una presa di posizione che ha fatto il paio con l’ennesima bocciatura destinata ai Professori: “La Lega riparte perché il governo non risolve nulla“, ha tagliato corto l’ex ministro per le Riforme.
Il ricatto al Cavaliere – E incalzato sulle future alleanze: “Non credo si possa ricucire con il Pdl a breve perché loro sono con il governo – ha spiegato Bossi – Non ci può essere accordo con Berlusconi perché lui ha scelto Monti. Lo avevano messo spalle al muro per le aziende e in politica. Essere ricattati è una brutta bestia”. Un quadro, quello abbozzato dal Senatur, nel quale rientrerebbe anche il “complotto” ordito ai danni dei leghisti.
Americani in Padania – “La verità è che Berlusconi era fuorigioco e noi rischiavamo di prendere una marea di voti – ha riferito l’ex ministro ai cronisti – allora hanno organizzato tutto contro i miei figli. Ma ora abbiamo scelto una società americana per risanare i conti”. E a chi gli ha fatto scherzosamente notare che sarebbe stato più coerente interpellare una società padana: “Su alcune cose meglio affidarsi a una società internazionale – ha replicato il presidente del Carroccio – Ma solo su poche cose”.
Maria Saporito