Correva l’anno, l’Italia della ricostruzione – Questa sera alle ore 23.15 su Rai3 andrà in onda una nuova puntata di Correva l’anno, dal titolo L’Italia della ricostruzione. La puntata ripercorre il cammino dell’Italia dalle macerie del dopoguerra al decollo dell’economia nazionale. Dalla ricostruzione al made in Italy. L’Italia in corsa negli Anni Cinquanta è un racconto che scorre dal bianco e nero dei container del piano Marshall al colore acceso delle pellicole di fine decennio. I prodotti del made in Italy in mostra nelle vetrine della Quinta Strada a New York, scarpe, vestiti, generi alimentari, macchine da scrivere, sono forse l’immagine più eloquente degli enormi passi realizzati dalla fine della guerra. Un cammino compiuto dapprima lentamente, ma che nella seconda metà degli Anni Cinquanta riceve un vorticoso impulso. Se la piccola impresa, che tanto caratterizza l’economia italiana, è la protagonista forse insospettata di questo percorso verso il boom dei consumi, anche la grande industria parte e si rifonda su nuovi presupposti all’indomani della guerra. Dal cosiddetto “piano Sinigallia” che intende rilanciare il settore siderurgico, fondamentale per ‘meccanica, automobili e motocicli soprattutto, alla battaglia per le nuove fonti energetiche come il metano o il nucleare condotte in primis da Enrico Mattei, carismatico e controverso presidente dell’Eni. Sono gli anni in cui, a fatica, si fa strada una nuova idea di impresa, attenta sì al profitto, ma anche al rapporto con i dipendenti, all’impatto ambientale delle fabbriche, a settori per l’epoca pionieristici come l’elettronica. Come nel caso di Adriano Olivetti che rimodella l’azienda di famiglia intorno a questi nuovi principi.
G. T.