Squinzi: “La riforma del lavoro è una boiata”

Non ama le mezze misure il successore di Emma Marcegaglia alla presidenza di Confidustria, Giorgio Squinzi: “La riforma del lavoro è una vera boiata ma  non possiamo fare altro che prenderla così com’è perché dobbiamo presentarci al summit europeo del 28 giugno con una proposta approvata”, ha detto a commento della legge voluta dal ministro del Welfare Elsa Fornero. Che a Squinzi la riforma non  piacesse era stato chiaro fin da subito ma adesso la sua idea è molto dura e poco moderata: “Speriamo di poterci rimettere mano”, ha detto, aggiungendo che “stiamo cercando di moderare i toni perché non vogliamo creare complicazioni”.

Toni veramente forti quelli di Squinzi che sin dall’inizio della sua investitura ha attaccato il governo. Anche sul decreto sviluppo il giudizio non è positivo: “E’ ancora tutto da interpretare”. “Quello che contesto – ha detto – è la mancanza di incentivi per la ricerca, innovazione e per lo sviluppo. Il ministro Passera mi ha detto che aveva inserito dei capitoli per questo e che ci rimetterà mano. In generale il decreto è ancora tutto da valutare e bisogna capire se ci saranno delle variazioni nel dibattito parlamentare. Qualche idea valida  c’è, ma è ancora presto per dare un giudizio pienamente positivo”, ha concluso.

Irene Fini