Basket, finali Nba – Miami, incredibile a dirsi, dimostra di essere più squadra dei Thunder, si prende gara-4 e conduce 3-1 in queste Finali. Manca una sola vittoria alla franchigia della Florida per poter conquistare l’agognato titolo. E il primo match point, LeBron e soci, potranno sfruttarlo proprio nel catino della “American Airlines Arena”, quindi in casa. C’è un grosso punto interrogativo però: James sarà della partita? Il prescelto, infatti, ha subito un infortunio nel finale di gara: è rimasto fuori, urlando per il dolore, è stoicamente rientrato in campo mettendo una tripla da zoppo (o quasi) ma poi ha ceduto gettando la spugna negli ultimi istanti. Dire se recupererà appare, oggi, rischioso.
La partita – Miami Heat – Oklahoma City Thunder 104 -98 (Finali, 3-1): Miami vince, l’anello dista una vittoria ma… C’è un ma enorme, un problema inatteso: LeBron James si è fatto male. Nelle battute finali del quarto periodo, il “Prescelto” scivola, si fa male ma mette due punti. Poi esce urlando e zoppicando. Rientra malconcio, mette ancora una tripla e poi alza bandiera bianca: il dolore è forte. Gara-5 dietro l’angolo: un match point per Spoelstra e i suoi ragazzi. Ma forse senza la loro stella più splendente. Ieri OKC ha avuto una chance enorme di riaprire il discorso volando addirittura sul +17, salvo farsi recuperare e chiudere avanti di 3 all’intervallo lungo. E poi Miami ha pian piano preso il largo, trascinata anche da chi non ti aspetti (Norris Cole e Mario Chalmers), con i Thunder attaccanti con i denti e con Westbrook all’incontro, ma ricacciati indietro dalla tripla da zoppo di James. Confusione in casa OKC, palloni persi o sprecati nel finale e arrivederci a gara-5. “The Chosen One” chiude con 26 punti, 12 assist e 9 rimbalzi, supportato da un “Rio” Chalmers estremamente produttivo (25 punti) e un Wade altrettanto importante (25 punti); nella franchigia di coach Brooks gran prestazione di Westbrook (43 punti, 7 rimbalzi, 5 assist ma tanta confusione negli ultimi possessi) non bene Durant (28 punti ma poca incisività al tiro e a rimbalzi) e male Harden (8 punti, 2/10 al tiro e soluzioni raramente azzeccate).
Edoardo Cozza