65 denunce – Sarebbero ben 65 le persone coinvolte nella truffa ai danni delle compagnie assicurative che fingevano incidenti per incassare i risarcimenti danni. Le presunte truffe sono state scoperte dalla squadra mobile di Enna a seguito delle indagini aperte dalla Procura, dopo aver preso in esame i dati statistici riguardanti i sinistri avvenuti nella provincia nel periodo dal 2006 al 2011.
False testimonianze – Le numerose richieste di risarcimenti e concessioni da parte delle compagnie assicurative, dovute al rilascio di false testimonianze e alla complicità di medici, che fornivano falsi certificati, e di avvocati, avevano provocato la chiusura di diverse filiali di assicurazioni della zona. I componenti l’organizzazione compilavano il modello Constatazione amichevole di incidente, nel quale non era mai richiesto l’intervento degli agenti di polizia, e nel quale figurava tutta la responsabilità a carico di uno solo dei coinvolti. Le richieste di risarcimento riguardavano spesso anche persone rimaste ferite, anche se nella realtà non si erano neanche verificati gli incidenti descritti, alle quali venivano accordate ingenti cifre, grazie alla complicità di alcuni medici.
Il bonus malus – Poiché nella maggior parte dei finti incidenti, sarebbero state scoperte ben 20 truffe finora, figuravano coinvolti mezzi agricoli o autocarri, che, non essendo sottoposti all’obbligo del bonus malus in quanto pagano una tariffa fissa, nonostante i presunti gravi incidenti, non subivano neanche l’aumento della classe di merito. Ora le compagnie assicurative truffate, che contano un danno totale pari a 200mila euro, annunciano querele e denunce. I 65 indagati sono tutti stati denunciati per truffa, e ad alcuni di loro sarebbe contestato anche il reato di aver indotto persone minorenni a partecipare.
Marta Lock