Tribunale condanna Fiat per discriminazione

Il Tribunale di Roma condanna la Fiat per discriminazione contro gli operai di Pomigliano iscritti alla Fiom. Il sindacato aveva fatto causa alla società sulla base di una legge del 2003 relativa alle discriminazioni sulle assunzioni all’interno delle aziende, infatti secondo il sindacato, su 2.093 operai assunti a Pomigliano nessuno sarebbe iscritto alla sigla sindacale Fiom.

L’ordinanza del giudice. Secondo il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, i 382 iscritti all’organizzazione, che nel frattempo sarebbero scesi a 207, sarebbero stati pesantemente discriminati e, grazie all’azione intrapresa un mese fa dall’organizzazione sindacale, ora gli operai possono intraprendere singolarmente l’azione antidiscriminatoria, oppure in modo collettivo coinvolgendo anche l’ente che li rappresenta. Il giudice del Tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza che obbliga la Fiat ad assumere 145 lavoratori tesserati.

Risarcimento danni. 19 lavoratori hanno deciso di aderire e sottoscrivere la causa, ottenendo subito il risarcimento danni di 3mila euro così come stabilito dal Tribunale, in attesa di entrare presto in forza all’azienda. Il giudice si sarebbe avvalso della consulenza statistica di un professore di Birmingham secondo cui la possibilità che si verificasse casualmente una tale mancata assunzione in massa di appartenenti a quell’unica sigla sindacale, sarebbe risultata essere una su dieci milioni, deducendo quindi il carattere discriminatorio nella scelta delle persone da assumere.

Marta Lock