WikiLeaks: probabile asilo politico per Julian Assange in Ecuador

Julian Assange rifugiato politico nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra – Ancora una sorpresa, un nuovo ed importante colpo di scena per il fondatore di Wikileaks, Julian Assange che, dalla giornata di lunedì scorso si è ‘barricato’ nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove da ‘rifugiato politico’ ha chiesto asilo al paese latino-americano. “Confermo che sono arrivato lunedì all’ambasciata dell’Ecuador dove ho chiesto appoggio diplomatico e asilo politico. La mia domanda è stata trasmessa al ministero degli Esteri di Quito” – ha dichiarato, subito dopo il suo arrivo in ambasciata, Assange.

Pronto l’arresto per il fondatore di Wikileaks – La polizia di Scotland Yard ha dichiarato che, qualora il fondatore di Wikileaks lascerà l’ambasciata ecuadoregna, sarà arrestato, in quanto ha violato il suo regime di libertà vigilata a cui è sottoposto; al 40enne australiano,  è stato imposto di presentarsi regolarmente al commissariato ogni giorno e di non uscire lasciare nelle ore serale la sua abitazione, sempre sorvegliata. Il gesto di Julian Assange è stato dettato dalla critica situazione in cui si trova il fondatore di Wikileaks dopo aver perso il ricorso in appello contro l’estradizione in Svezia dove è accusato di violenza sessuale ai danni di due donne.

La decisione del governo ecuadoregno – Nelle prossime ore è attesa la decisione del governo dell’Ecuador se concedere o meno asilo politico ad Assange. “Se una richiesta di asilo compromette i rapporti con la Gran Bretagna” – ha dichiarato il presidente ecuadoregno Rafael Correale relazioni tra Stati Uniti e America Latina ne risentiranno parecchio, perché tutti gli ecuadoregni corrotti, cioé i banchieri che hanno mandato in bancarotta il nostro paese, chiedono ospitalità agli Stati Uniti. Si può dire la stessa cosa dei giornalisti che scrivono notizie diffamatorie. È insito nelle leggi internazionali il diritto di ogni paese, nel pieno della sua sovranità, di valutare la possibilità di accogliere un cittadino del mondo che chiede asilo”. Intanto, tutto intorno all’ambasciata dell’Ecuador a Londra, si è raccolta una folla di sostenitori del fondatore di Wikileaks, pronti a manifestare il loro appoggio.

Maria Rosa Tamborrino