Presentato a Los Angeles – La Disney Pixar lunedì ha presentato ufficialmente il suo nuovo film d’animazione, Brave – Ribelle, ad Hollywood sullo schermo del Dolby Theatre, la struttura in passato chiamata Kodak Theatre.
Il film è ambientato in un passato lontano tra i verdi paesaggi della Scozia, e ha come protagonista Merida, una principessa tenace e ribelle.
Il progetto è stato ideato da Brenda Chapman che inizialmente ne doveva essere anche la regista, prima donna ad assumere questo ruolo in un film prodotto dalla Pixar, ma che è stata poi sostituita nell’ottobre 2010 da Mark Andrews.
Il cambio alla guida ha suscitato inizialmente non poche perplessità e critiche, ma Andrews ha spiegato a The Hollywood Reporter che la scelta è stata dovuta principalmente al fatto che la produzione era molto indietro rispetto ai piani previsti per permetterne l’uscita nelle sale in tempo. I produttori erano preoccupati perché c’erano troppi personaggi, la storia era complessa, e nemmeno l’intervento di John Lasseter, Pete Doctor e Andrew Stanton era riuscito a sbloccare la situazione problematica in cui il film si trovava.
Cambiamento alla regia – La Pixar ha così deciso di affidare Brave ad Andrews, che era già coinvolto come consulente sulla cultura e tradizioni scozzesi. Non bisogna però cercare scandali o preferenze maschiliste: già in passato lo studio d’animazione aveva effettuato un cambiamento analogo durante le fasi di creazione di un loro lungometraggio: era successo con Toy Story 2, Cars 2 e persino Ratatouille; “Abbiamo sostituito registi uomini. Dove sono tutte le polemiche per gli uomini? Non ha alcun senso secondo me! Siamo registi, siamo narratori, non abbiamo limiti di genere, o almeno dovrebbe essere così“, ha spiegato il regista.
Andrews, a differenza di Brenda Chapman, ha deciso di concentrare l’attenzione su Merida e mettere in secondo piano tutti gli altri elementi, riuscendo in questo modo a portare a termine il lavoro iniziato dagli animatori.
Le idee convenzionali sulle principesse hanno inoltre creato non pochi fastidi ai realizzatori del film che, come ha spiegato la produttrice Katherine Sarafian, hanno dovuto ignorare tutti i commenti e le discussioni sul fatto che Ribelle fosse un film per ragazze, su una principessa, o una favola in stile Disney: “Non bisognava pensare a Merida come a un personaggio femminile che segue determinati canoni o stereotipi, ma solo come un personaggio“.
Beatrice Pagan