E’ un vero e proprio ultimatum quello che il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha lanciato ieri al premier Mario Monti. A far vacillare l’ex ministro nel sostegno al governo tecnico è stata la riforma del lavoro, i cui contenuti non sembrano soddisfarlo del tutto. Da qui l’annuncio ufficiale: “Ci chiedono di approvare una riforma che in buona misura non condividiamo – ha sottolineato Alfano – lo faremo, ma è l’ultima volta”. Un avvertimento scandito mentre il Professore stava ancora congedando i suoi illustri ospiti dal vertice a villa Madama convocato in preparazione del summit di fine mese a Bruxelles.
Una ‘boiata’ da approvare – E’ un sì con riserva quello che il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha deciso di concedere alla riforma del lavoro targata Elsa Fornero. “E’ l’ultima volta che ci adeguiamo – ha detto ieri l’ex Guardasigilli al suo arrivo al Festival del lavoro organizzato a Brescia dai consulenti del lavoro – perché non è possibile che di fronte al capo degli industriali che dice che è una ‘boiata’, ai consulenti del lavoro e a tantissima altra gente che usa espressioni negative per questa riforma, che ha ricevuto sonore bocciature, ci si chieda di approvarla comunque”.
Riforma va migliorata – “Monti ha promesso che dei miglioramenti ci saranno nel decreto sviluppo – ha continuato il segretario del Pdl – Le nostre proposte le faremo lì per migliorare la riforma del mercato del lavoro e le procedure per assumere”. Partendo dagli interventi che riguardano la flessibilità in entrata: “Noi abbiamo posto una questione centrale – ha spiegato il pidiellino – che una riforma del lavoro, quando studia le procedure, deve renderle più semplici. Gli imprenditori devono avere regole semplici per assumere, invece questa riforma le complica. Abbiamo lavorato al Senato e l’abbiamo molto migliorata – ha osservato Alfano – ma ci sono ancora tante cose che non vanno”.
Maria Saporito