Cliclavoro, il sito che ci costa 2 milioni di euro l’anno

Cliclavoro è il portale del governo italiano per chi cerca e offre lavoro in internet. Un sito che a due anni dal suo lancio è costato 2 milioni di euro l’anno per la gestione dell’infrastruttura di rete. www.cliclavoro.gov.it è una banca dati online a disposizione di coloro che si servono del web per distribuire il proprio CV o per riceverne, al pari di decine di siti specializzati in questo. Il portale così dispendioso e con numeri molto limitati in termini di accesso e di utilizzo da parte degli utenti potrebbe essere una delle voci da spuntare nella revisione della spesa che il governo si è preso l’impegno di portare a termine, arrivando a risparmiare per il prossimo triennio 30 miliardi.

Cliclavoro non è l’unico portale che il governo Monti si ritrova sul lavoro, è in compagnia di altri due siti, www.isfol.itwww.italialavoro.it, in un momento in cui il lavoro non c’è bisognerà capire che cosa il governo vorrà farne. “Al momento non si hanno indicazioni diverse – spiega Grazia Strano, responsabile dei sistemi informativi automatizzati di Cliclavoro – . Si deve tenere conto che il portale realizza il sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro in ottica europea e che integra tutti i servizi al lavoro sviluppati negli anni a seguito di adempimenti di legge (comunicazioni obbligatorie, prospetto informativo dei lavoratori disabili, albo informatico delle agenzie per il lavoro)”.

Irene Fini