Gay pride a Roma: 150mila in corteo

150mila persone hanno partecipato al Gay pride che si è svolto ieri a Roma e concluso nella piazza della Bocca della verità. Il coloratissimo corteo è stato accompagnato da musiche dei Village People e dei Queen, gruppo del quale gli organizzatori hanno scelto di utilizzare il titolo di una delle canzoni più famose “I want it all” come slogan della manifestazione “Vogliamo tutto”.

Vladimir Luxuria, in testa al corteo per tutta la durata della sfilata ha spiegato che il senso dello slogan è quello di chiedere gli stessi diritti concessi alle coppie eterossessuali con l’apertura, che si è verificata in molti altri paesi del mondo occidentale, alle unioni civili e soprattutto per segnalare al governo l’urgenza di fare una legge ad hoc sull’omofobia, visti gli episodi di brutale violenza avvenuti proprio nella capitale ai danni di persone omosessuali.

Prima dell’inizio del corteo sono stati rimossi alcuni manifesti di Milita Christi con la foto di Giovanni Paolo II e la scritta “No a Roma capitale dell’orgoglio omosessuale”. Piccola parata organizzata in contemporanea anche a Palermo, con 15 carri, appoggiata dal sindaco della città Leoluca Orlando, che ha partecipato alla chiusura del corteo e che ha dichiarato che in questo modo la città vuole mandare il chiaro messaggio di volere una città che riconosca e tuteli i diritti di tutti, e che valorizzi le differenze.

Marta Lock