Ancora una tragedia sull’immigrazione – Una nuova tragedia dell’immigrazione si è consumata ieri lungo le coste italiane, nei pressi di Ancona. Il bilancio ancora una volta è tragico: due uomini di nazionalità afghana sono morti e quattro versano in gravi condizioni. Gli uomini, assieme ad un’altra ventina di immigrati, sono arrivati in Italia a bordo della Superfast proveniente dalla Grecia. Erano stipati nel sottofondo, appositamente ricavato, in un pullman ungherese, che trasportava altre 25 persone: normali viaggiatori nel vano sovrastante, clandestini immigrati nel sottofondo.
La stiva dell’orrore – Sono rimasti almeno per sei ore imprigionati nel sottofondo del pullman che viaggiava sulla Superfast, il traghetto che è partito ieri da Patrasso, in Grecia, con destinazione Ancona. Soffocati e disidratati dal caldo insostenibile, viaggiavano disposti l’uno su l’altro, in uno spazio ristretto creato appositamente per trasportare clandestini. Trattati alla stregua di animali, sono stati rinchiusi in quella che poi per loro si è trasformata in una trappola mortale. Venti gli uomini stivati nel pullman: due di loro sono morti, entrambi 27enni, quattro sono in gravissime condizioni e sono stati portati all’ospedale Torrette.
Il ritrovamento dei corpi e la liberazione – L’allarme è scattato ieri, poco prima delle 5, quando alcuni addetti alla stiva, mentre si preparavano alle operazioni di sbarco, si sono imbattuti in un cadavere: un uomo di carnagione scura che si trovava nel sottofondo di un pullman con targa ungherese. Da subito si è capito che quello era solo l’inizio dell’orrore e della tragedia: accanto all’uomo è stato, infatti, ritrovato un altro corpo senza vita. E poi altri quattro, immobili pure loro, ma con ancora una possibilità, seppur lieve, di vivere. Celeri sono arrivati gli uomini della Capitaneria di porto per appurare la situazione: la morte dei due uomini di origine afghana è avvenuta perché il bus, nel quale erano nascosti, era stato parcheggiato in un punto della stiva situato proprio in corrispondenza del vano motori del traghetto. I due autisti greci, nonostante i tentativi di confondersi tra gli altri passeggeri, sono stati individuati e posti in fermo.
Maria Rosa Tamborrino