Intervenuto ieri alla kermesse “Muovititalia” a Chianciano Terme, il segretario Angelino Alfano ha parlato del Pdl del futuro. Un partito nel quale – ha chiarito l’ex ministro della Giustizia – la presenza di Silvio Berlusconi non può essere messa in discussione: “Il Pdl non si può separare dal suo fondatore”, ha tagliato corto. Quanto alla possibilità che alle primarie di centrodestra debba vedersela proprio col Cavaliere: “Io non amo i ciclisti che di fronte alla salita scendono dalla bici”, ha spiegato Alfano.
Berlusconi farà chiarezza – “A me pare che in certa stampa esista un eccesso di zelo. Quando e se Berlusconi dovesse candidarsi, lo dirà soltanto lui con chiarezza“. Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha tentato ieri di “tamponare” la curiosità dei cronisti che lo hanno incalzato sul probabile ritorno dell’ex premier in campo. Un’eventualità che non sembra impensierire l’ex Guardasigilli: “Noi abbiamo scelto la strada delle primarie e ciò che conta lo scelgono i cittadini e non i giornalisti”, ha rincarato.
Legge elettorale da cambiare – Il sentore è che il segretario non voglia prestare il fianco a chi incoraggia una lettura più “cattiva” della possibile sfida interna: “Non è certo lui che vuole tagliarmi le gambe della poltrona”, ha detto Alfano riferendosi al Cavaliere. “Il Pdl – ha aggiunto – non si può separare dal suo fondatore“. Ma nell’intervento di ieri a Chianciano Terme, il segretario ha affrontato anche altre questioni, come quella della legge elettorale: “Se vogliamo – ha tagliato corto – la possiamo fare in 3 settimane“.
Il transfert di Bersani – E sull’analisi formulata dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, relativa alla presunta volontà del Pdl di staccare la spina al governo: “Questo è un suo transfert psicologico – ha commentato piccato Alfano – perché scarica sul Pdl le dichiarazioni del responsabile Pd dell’Economia. Noi non abbiamo mai messo una data di scadenza al governo come fosse uno yogurt”. Anzi: “Il Pdl sta sostenendo il governo anche approvando una riforma che non ci convince pienamente come la riforma del mercato del lavoro – ha precisato l’ex Guardasigilli – Dunque, ciascuno si assumerà le proprie responsabilità. Noi ribadiamo però che sosteniamo il governo con la speranza e l’auspicio che Monti torni da Bruxelles con tanti risultati per l’Italia”.
Maria Saporito