Sabrina, una delle ragazze ferite durante l’attentato alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, torna a casa. Un mese in ospedale e gli evidenti segni sul corpo, testimoni dell’orrore di quella terribile mattina, lasceranno un segno indelebile nella sua memoria, come in quella delle altre ragazze colpite dall’ordigno e di tutte le persone presenti sul luogo dello spaventoso attentato che ha strappato via la vita dell’amica e compagna Melissa Bassi.
La ragazza ha dichiarato che il ricordo di quella mattina non la abbandona mai, facendole ripercorrere momento dopo momento tutte le sue azioni fino al momento dell’esplosione, dopo il quale si è risvegliata in ospedale. I medici non avevano rivelato alle ragazze ricoverate la morte della loro compagna, ma Sabrina sostiene di averlo dedotto proprio dal fatto che era l’unica a non essere mai nominata.
Il desiderio della ragazza, come anche tutte le altre, ferite nel corpo e nell’anima, è quello di ritornare lentamente alla normalità, nella speranza che il terribile episodio vissuto diventi con il tempo un ricordo via via più sbiadito. Sabrina sa che non sarà facile tornare a scuola, soprattutto i primi tempi, ma è anche cosciente che la sua vita e quella delle sue compagne deve andare avanti, anche in memoria di Melissa, che purtroppo non avrà la possibilità di poterlo fare.
Marta Lock