Silvio e Piersilvio Berlusconi, indagati nella vicenda dell’acquisto dei diritti televisivi da parte di Mediatrade e Rti, sono stati assolti. Padre e figlio erano accusati di frode fiscale e violazione delle norme tributarie che, secondo l’accusa, aveva visto coinvolte altre 10 persone tutte ritenute non colpevoli dal gup di Roma Pier Luigi Balestrieri.
Gli indagati avrebbero contraffatto e gonfiato le fatture relative ai diritti televisivi, detraendo in questo modo cifre di gran lunga superiori a quanto effettivamente pagato, e la differenza tra le somme realmente investite e ufficialmente denunciate avrebbe permesso la creazione di fondi neri convogliati in Medio Oriente e successivamente fatte rientrare in Italia. Sempre secondo l’accusa l’ammontare della frode sarebbe pari a 10 milioni di euro.
Gli episodi oggetto delle indagini risalgono agli anni 2004 e 2005 e gli imputati sono stati tutti assolti. Ora si attende l’esito del procedimento parallelo che è in corso di svolgimento a Milano, nel quale la Procura ipotizza che alcune major americane abbiano ceduto i diritti cinematografici a due società offshore, che avrebbero poi provveduto a rivenderli con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset per aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a disposizione di Berlusconi. Gli imputati si sono dichiarati estranei alle accuse.
Marta Lock