Una bomba a mano, è esplosa in un appartamento di Cinecittà a Roma, uccidendo un operaio romeno di 26 anni e ferendone altri due. Secondo una prima ricostruzione i muratori stavano effettuando dei lavori di ristrutturazione all’interno di uno studio dentistico di via Tuscolana 791, all’altezza della fermata di Lucio Sestio, e uno di loro, spostando uno zaino nel quale era contenuto l’ordigno risalente alla seconda guerra mondiale, avrebbe causato l’esplosione.
Non sono ancora noti i motivi per i quali la bomba si trovasse all’interno dell’appartamento, ma sembrerebbe che uno dei parenti del titolare dello studio avesse militato nell’esercito e desiderato conservare un ricordo del proprio passato da militare. L’esplosione sarebbe avvenuta intorno alle 14 e 30 e non avrebbe lasciato scampo all’operaio romeno che è rimasto dilaniato dalla fortissima deflagrazione.
Il suoi due colleghi si sarebbero salvati perché si erano spostati per mangiare. Inutili i tentativi da parte dei soccorsi di salvarlo, il 26enne è deceduto durante la corsa disperata verso l’ospedale. Sul posto gli uomini dei vigili del fuoco e la polizia scientifica che svolgerà le indagini volte a chiarire i motivi che hanno indotto i titolari dell’appartamento a detenere in casa, illegalmente, un oggetto tanto pericoloso, e per accertare le responsabilità civili e penali del gravissimo incidente.
Marta Lock