Donna uccisa a Legnano: aveva denunciato l’ex marito per stalking

La donna uccisa ieri a Legnano a colpi di mattarello dall’ex marito, lo aveva già denunciato per stalking, ma, secondo quanto testimoniato dai vicini, la Procura non avrebbe preso nei suoi confronti provvedimenti significativi in quanto il suo atteggiamento non sarebbe stato giudicato pericoloso. Gli stessi vicini ieri hanno impedito a Roberto Colombo, il medico assassino, di fuggire dal luogo del massacro.

In un raptus omicida il medico, che abitava al piano rialzato dello stabile di via Marconi a Legnano, avrebbe colpito la ex moglie Stefania Cancelliere, che viveva all’ultimo piano dello stesso stabile, con ottanta colpi di mattarello nell’androne del palazzo, facendola crollare a terra in fin di vita in una pozza di sangue, davanti agli occhi di uno dei figli, che è scappato via terrorizzato. Stefania aveva lasciato l’ex marito, ma lui si rifiutava di accettare la fine del loro matrimonio, e lentamente, un giorno dopo l’altro, il suo rifiuto sarebbe iniziato a diventare persecutorio al punto da togliere la serenità alla donna e ai suoi figli.

I vicini non hanno fatto in tempo ad evitare il massacro: quando sono usciti per vedere cosa stesse succedendo Stefania era già agonizzante sul pavimento dell’androne, ma nonostante la scena tremenda che si sono trovati davanti agli occhi, sono comunque riusciti a mantenere la lucidità necessaria per evitare all’assassino di fuggire. La donna, ricoverata in condizioni gravissime, è morta dopo un giorno di agonia in ospedale e i parenti della hanno deciso di donare i suoi organi.

Marta Lock