Giornalisti Rai denunciati da Fabio Cannavaro

Fabio Cannavaro querela due giornalisti della Rai – Proprio nei giorni in cui la nazionale italiana di calcio è protagonista di uno dei più bei Campionati Europei degli ultimi anni, con performance al cardiopalma, soprattutto dopo la vittoria sulla Germania, che ha permesso il passaggio alla finale, che si disputerà domenica prossima a Kiev e che vedrà l’Italia ancora una volta alle prese con la nazionale spagnola, un grande protagonista della nazionale italiana del passato, ha fatto parlare di sé. Stiamo facendo riferimento a Fabio Cannavaro, storico capitano dell’Italia che vinse i Mondiali nel 2006, che è tornato a riempire le pagine dei quotidiani per via di una denuncia che lo stesso ha sporto contro alcuni giornalisti della Rai.

Video amatoriale nelle mani della stampa – Il fatto scatenante risale all’infausto video amatoriale del 1999, che riprendeva il difensore, allora militante tra le fila del Parma, durante l’iniezione di una flebo, in un clima decisamente goliardico con alcuni suoi colleghi. Alla vigilia della finale di Coppa Uefa, in un albergo di Mosca, Fabio e alcuni suoi compagni di squadra realizzarono un video amatoriale scherzoso in cui recitava la parte di un tossico napoletano, mentre gli veniva applicata una flebo dai dottori. Il video, da cui poi fu realizzato uno scoop da due giornalisti della Rai, Giovanni Masotti e Massimiliano Parisi, macchiò la reputazione di Fabio Cannavaro in maniera indelebile, tanto che, come lo stesso giocatore ha affermato, ancora molti anni dopo avrebbe avuto difficoltà a reperire i suoi sponsor e, soprattutto, da allora in poi sarebbe stato etichettato per la maggior parte della sua carriera come un ‘giocatore dopato’. “Ancora oggi c’è un giornalista di Roma che insiste a definirmi dopato o ad associarmi a storie di doping. Quel video mi ha creato problemi anche nei rapporti con gli sponsor“.

Processo in tribunale per diffamazione e violazione della privacy – Fabio Cannavaro ha quindi deciso, a molti anni dall’accaduto, di passare al contrattacco e di trascinare in tribunale, con l’accusa di diffamazione e violazione della privacy, i due giornalisti che si impossessarono e pubblicarono il video. I due giornalisti Rai, Giovanni Masotti e Massimiliano Parisi, per bocca del proprio legale, hanno ribattuto che nel servizio in questione non si menzionarono mai sostanze illegali e, di conseguenza, il nome di Cannavaro non venne mai associato al doping da parte loro.

Maria Rosa Tamborrino