Lecce: l’ultimo saluto a Manuele Braj, tra lacrime e commozione

I funerali solenni del carabiniere morto in Afghanistan – Si sono svolti ieri i funerali di Manuele Braj, 30 anni, carabiniere scelto del 13° Reggimento Friuli Venezia Giulia, ucciso durante la sua quinta missione di pace in Afghanistan. Assieme a Braj nell’attentato furono coinvolti altri due militari, che avevano riportato gravi ferite alle gambe e che furono trasportati, subito dopo l’esplosione, in elicottero all’ospedale militare Usa di Shindand. Questi erano il maresciallo capo Dario Cristinelli, 37 anni, di Lovere, in provincia di Bergamo, effettivo alla seconda Brigata Mobile di Livorno e il carabiniere scelto Emilano Asta, 29, di Alcamo, in provincia di Trapani, effettivo al settimo reggimento Trentino-Alto Adige; ad oggi le condizioni dei due militari italiani sembrano in netto miglioramento.

L’ultimo saluto a Collepasso – I funerali del carabiniere scelto Manuele Braj, si sono svolti dapprima a Roma, in forma solenne, con tutti gli onori del caso, alla presenza di ministri e deputati e delle più alte cariche militari. Alla solennità e alla freddezza di questa solenne celebrazione si è opposta, invece, la cerimonia celebrata, solo qualche ora dopo, a Collepasso, un piccolo paese nella provincia di Lecce, di cui il carabiniere era originario. Ad accompagnare il feretro del carabiniere, morto in seguito ad un attentato in Afghanistan, c’era la giovane moglie, Federica, con in braccio il figlioletto Manuel, di appena 8 mesi, assieme ai genitori di Manuele, Santo ed Anna. La cerimonia a Collepasso è stata celebrata da mons. Donato Negro, vescovo della diocesi di Otranto, nella chiesa di Cristo Re, alla presenza degli amici di una vita di Manuele, che gli hanno fatto sentire il loro calore anche nel loro ultimo toccante saluto.

Maria Rosa Tamborrino