Michele Santoro: La7 o non La7? Questo è il dilemma

Trattativa laboriosa in atto. Pare ritornare il tormentone estivo dell’anno scorso. Michele Santoro è ancora al centro di ogni attenzione e se mamma Rai lo ha scaricato altri se lo contendono o meglio con altre Reti sono in atto laboriose trattative. Così tutti definiscono soprattutto i colloqui di questi ultimi giorni fra lo stesso Michele Santoro e La7.

Le ultime dichiarazioni. Finita da poco l’ultima stagione di Servizio Pubblico, andata in onda in totale novità, nel corso del suo intervento alla manifestazione dedicata alla tv ed intitolata Ideona lo stesso giornalista, non sottraendosi alle domande che gli venivano poste riguardo al suo futuro e riguardo alla televisione di proprietà di Telecom ha detto: “La trattativa c’è ma è molto laboriosa, anche perché insieme ai miei collaboratori ci siamo abituati a produrre televisione attraverso una piattaforma che fa capo a diverse tv private in Italia e che ha avuto il suo battesimo quest’anno con il programma Servizio Pubblico”, per poi aggiungere, proprio a riguardo delle tv private che : “Oggi più che mai sono schiacciate dalla crisi economica e dagli spot che hanno prezzi piuttosto bassi. E queste tv quindi soccombono rispetto al duopolio Rai – Mediaset. L’esperienza di ‘Servizio Pubblico’ ci ha portato comunque ad avere un pubblico consistente con un programma del tutto alternativo a quelli dei network nazionali.”

I problemi. Cosa potrebbe quindi ostacolare questo matrimonio? C’è forse un dubbio amletico da parte dello stesso Santoro o sono in arrivo i bravi pronti a spaventare il Don Abbondio di turno in grado di suggellare l’unione?  Mentre alcuni giornalisti, tempo fa, davano la cosa per certa, soprattutto pensando alla grande presentazione dei palinsesti che la stessa La7 preparava e prepara per il 5 luglio prossimo, altri continuano a dire che l’unico ostacolo potrebbe essere la libertà richiesta dal giornalista che nella stessa manifestazione pare aver confermato quest’ultima tesi dicendo: “Siamo abituati a fare televisione seguendo un criterio di libertà di espressione e questo non sempre è accettato. Con La7 però non esiste un problema di natura economica.”

Alessandra Solmi