Siria: 170 carri armati sul confine con la Turchia

Siria, confine turco – Come guardarsi in cagnesco. Siria e Turchia, dopo l’abbattimento di un jet turco per mano della contraerea di Damasco, concentrano le proprie forze militari sul confine. La Turchia per prima aveva cominciato la mobilitazione dei propri militari, oggi anche la Siria si prepara a difendere il proprio territorio dalle forze turche così minacciosamente presenti sulla linea di confine. Il regime di Assad infatti, dopo lo schieramento avvenuto giovedì di forze militari ed anti-aeree turche, ha ordinato lo spostamento di 170 carri armati a nord di Aleppo. A riferirlo è Mustafa al-Sheikh, generale del Libero Esercito Siriano, l’organizzazione dei ribelli armati in cui sono confluiti i militari che hanno disertato.

Venti di guerra – La situazione al confine tra Turchia e Siria si fa molto tesa. Lo stesso generale ha poi precisato: “I carri armati sono alla scuola di fanteria. O si stanno per muovere verso il confine per fronteggiare lo schieramento turco oppure intendono attaccare le città e i villaggi ribelli della zona di Aleppo“. I tanks, ha concluso la stessa fonte, appartengono alla 17esima divisione meccanizzata. Venti di guerra soffiano al confine di Siria e Turchia, la situazione siriana poi è talmente tanto grave che è sotto gli occhi dell’Onu. Ieri, per voce di Kofi Annan, l’Onu aveva ordinato la cessazione delle violenze e la creazione di un governo di transizione. Oggi il Consiglio Europeo ha chiesto un’inchiesta dettagliata circa la situazione siriana e le violenze contro i civili, finalizzata ad individuare i responsabili di queste azioni ed evidenziare le violazioni dei diritti umani avvenute nel paese.

R. A.