Alfano: Pdl alla riscossa, torneremo a vincere

Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha partecipato ieri a un incontro con gli “Studenti delle libertà” a Napoli. L’ex ministro – che ha sostanzialmente riconosciuto il successo del premier Mario Monti a Bruxelles – ha focalizzato la propria attenzione sul partito, rilanciando la sfida alla sinistra e rimarcando la necessità di avviare misure tempestive per “controllare” il debito.

Le sfide del domani – “Da Napoli parte la riscossa del Pdl, un popolo vivo che vuole dimostrare di non avere da farsi perdonare la gestione degli ultimi anni, anzi di essere il partito e la coalizione che meglio di tutti può rispondere alle esigenze del paese”. A scandirlo con forza, nel corso di una convention organizzata a Napoli dai giovani militanti del Pdl, è stato il segretario Angelino Alfano“Il Pdl è consapevole di poter rivendicare le cose buone fatte – ha insistito – di potere interpretare nel modo migliore le risposte per le sfide del domani”.

Un popolo da costruire – Una convinzione che l’ex Guardasigilli ha tradotto nella necessità di approntare una nuova politica, anche a livello europeo: “Se io vi chiedo se esista una moneta europea voi rispondete sì – ha spiegato Alfano – Se vi chiedo se esista un mercato europeo voi rispondete sì. Se vi chiedo se esista un popolo europeo voi direte no. La moneta e il mercato, finora, non sono riusciti a creare un popolo europeo”.

Patrimonio in vendita – “La mia generazione, quella che nel 2000 aveva 30 anni ed ora ne ha 40 – ha precisato il segretario del Pdl – sta scontando i debiti che le generazioni precedenti hanno accumulato. Noi vogliamo, come un saggio padre di famiglia, toglierci i debiti per far sì che le generazioni future non portino questo zaino di piombo”. In che modo? “Già la prossima settimana – ha annunciato Alfano – il Pdl presenterà misure per abbattere il debito. Dobbiamo vendere una parte del patrimonio pubblico, immobili e partecipazioni statali, per fare dell’Italia un paese che ha risorse per vivere”.

Antiche ruggini – E sul finale, il segretario non ha rinunciato a intonare nuovi anatemi contro gli antichi avversari: “Non sono ancora arrivate le scuse da parte di chi diceva che, con le sole dimissioni di Berlusconi, lo spread sarebbe calato di 100, 200 o 300 punti – ha sottolineato l’ex ministro – La sinistra ha capito che poteva utilizzare lo spread contro di noi parlando con una faccia seria perché quello che dicono loro è luce, verità e giustizia, mentre noi – ha concluso polemicamente il segretario del Pdl – siamo la mafia, la camorra e il vizio”.

Maria Saporito