Egitto – Un anno e mezzo fa in Egitto cadeva l’ex rais Hosni Mubarak. Oggi gli egiziani si sono riuniti a migliaia in piazza Tahrir applaudendo il nuovo capo dello stato Morsi. “Diciamo al mondo: ecco l’Egitto, ecco i rivoluzionari ed ecco gli egiziani” ha esordito, tra le bandiere che sventolavano e le grida di gioia del popolo. “Parlo al popolo dell’Egitto, ai musulmani d’Egitto, ai copti d’Egitto, ai cittadini dentro e fuori dell’Egitto”, “questa è la piazza dei rivoluzionari e dei martiri che noi ricordiamo ora” ha affermato e poi ha letto il giuramento.
Il nuovo capo dello stato – Morsi si è definito leader della rivoluzione e ha promesso agli egiziani che si continuerà a lottare per la democrazia. Domani giurerà di fronte alla Corte Costituzionale, nonostante le contrarietà degli attivisti e nonostante la consapevolezza che la Corte sarebbe stata pilotata da militari.
Terrorismo in Egitto – Tra le folle riecheggia anche il nome di Omar Abdel Rahman, noto come lo ‘sceicco cieco’, che Morsi ha affermato di voler liberare durante il suo mandato. Rahman è considerato l’ispiratore dell’attentato al Word Trade Center di New York del 1993 e a lui venne attribuito anche il tentato assassinio di Mubarak. E’ stato dirigente della Jamaa Islamica, il gruppo che insieme a Jihad ha organizzato gli attentati terroristici che hanno sconvolto l’Egitto negli anni 80 e 90. Nonostante la dichiarazione della rinuncia alla violenza nel 2002, Jamaa ha rivendicato l’attacco al ”gruppo del prigioniero Omar Abdel Rahman”, lo scorso 5 giugno quando una bomba è esplosa lungo il muro di cinta dell’ufficio di rappresentanza americano a Bengasi, in Libia.
Michela Santini