Fini: Al via un nuovo Polo riformatore

A intonare il de pofundis del Terzo Polo è stato oggi Gianfranco Fini. Nell’intervento finale all’Assemblea di Fli, il presidente della Camera ha certificato la fine dell’intesa con Udc e Api, prefigurando la costituzione di un nuovo polo riformatore. E sulle alleanze: “Sarà impossibile per noi stringere intese con chi ha contrastato il governo“, ha detto Fini.

Terzo Polo in soffitta – “Le elezioni amministrative hanno determinato l’archiviazione del Terzo Polo inteso come alleanza tra i partiti. E’ stato percepito più che come un soggetto come una somma di entità, uno stare insieme per disperazione. Oggi non esiste più il Terzo Polo come è stato concepito, ma tutte le potenzialità di quella operazione sono ancora più valide di prima”. Così il leader di Fli, Gianfranco Fini, intervenuto oggi all’Assemblea del partito che si è svolta a Roma.

Progetti futuri – “Lavoriamo tutti per verificare se è possibile la nascita di un Polo riformatore, patriottico, europeo, che sia capace di fornire agli italiani un serio progetto politico – ha annunciato il presidente della Camera – Verificheremo la fattibilità di questo progetto che deve avvenire nelle prossime settimane, verificando se sia possibile convocare a Roma, a fine settembre, l’Assemblea costituente di questo nuovo Polo: i ‘Mille per l’Italia’“.

Tagli alle Regioni – Quanto alle misure varate dal governo: “Fare la spending review è doveroso – ha sottolineato Fini – ma più che sui ministeri, concentriamoci sulle spese delle Regioni e della sanità. Perché non pensare alla riduzione drastica delle Regioni, dando vita a delle macro Regioni, con la definizione di parametri tra dipendenti e abitanti e tra dirigenti e dipendenti?”. “Bisognerebbe cambiare anche la mappa comunale – ha aggiunto il leader di Fli – con unioni dei servizi dei Comuni sotto i 10 mila abitanti”.

Nessuna intesa con la Lega – E sul terreno scivoloso delle intese, Fini ha già piantato i suoi paletti: “Quale che sia la legge elettorale – ha detto – il primo punto fermo è che non possiamo prendere in considerazione alleanze con coloro che hanno contrastato il governo Monti o continuano a contrastarlo”. “Non contesto il merito – ha chiarito il presidente della Camera – ma affermo un criterio di trasparenza. Questo vale per il Pd con l’Idv e per il Pdl in misura doppia per via del rapporto con la Lega. E’ evidente che il Pdl nelle sue prospettive ha l’intesa con la Lega. Per noi – ha precisato Fini – è impraticabile”.

Maria Saporito