Euro 2012, Italia – Al fischio finale, è stato difficile mandar giù la delusione. Il 4-0 con cui la Spagna ha schiantato l’Italia nella finalissima di Kiev non rende merito a quello che gli azzurri hanno fatto dal 10 giugno ad oggi. Cesare Prandelli è uomo saggio e ha capito le ragioni della sconfitta: “E’ stata una punizione severa. Si è visto da subito che avevamo più freschezza fisica, abbiamo speso tanto e non abbiamo avuto il tempo di recuperare. Forse potevamo rimettere in piedi la partita a inizio secondo tempo, ma quando si è fatto male Thiago Motta e siamo rimasti in dieci non c’è stata più storia. L’interpretazione non è stata sbagliata, dovevamo cercare di contenere ma siamo stati talmente generosi che questo è andato a scapito dell’equilibrio“.
“Resterò ct” – Sconfitta amara e sonora, dunque, ma nessuno metta in discussione l’ottimo torneo disputato dagli azzurri: “E’ stato comunque un torneo straordinario, ho fatto i complimenti ai ragazzi“, chiarisce Prandelli. Da domani si inizia a pensare al Mondiale brasiliano: “E’ tutto scritto, il progetto va avanti, non ci dobbiamo fermare. Ho avuto momenti in cui ho fatto certi pensieri ma il rapporto con la federazione è sempre stato ottimo. Certo, nella mia scelta conta anche la sconfitta, l’impossibilità di lasciare così. Parlerò con Abete: questo è un progetto affascinante, difficile ma affascinante“. L’amarezza per la sconfitta in finale resta però intatta: “Abbiamo affrontato la Spagna molto bene nella prima gara, perché eravamo fisicamente al 100%. Stavolta non è andata così e dobbiamo fare solo i complimenti ad una grande squadra. Noi dobbiamo crescere ed arrivare a queste competizioni con il tempo giusto per recuperare dalle fatiche del campionato“.
Pier Francesco Caracciolo